L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 11 del 24.3.2013
C’E’ ROTTO
Dopo il duplice omicidio con suicidio in Regione Umbria, vengono schierate guardie giurate all’ingresso delle sedi del potere; per legge possono avere solo compiti di tutela patrimoniale, però fa effetto. Fumo negli occhi. La prima sicurezza è la fiducia nelle istituzioni, ma chi lo dice fa speculazione politica. Le istituzioni sono sane, ad essere malati sono i cittadini. Comunque sia, la prevenzione e la sicurezza non esistono, si corre ai ripari solo dopo che ci è scappato il morto, e con soluzioni di facciata. Nei sottopassaggi comunali della stazione ferroviaria di Foligno, le telecamere di sorveglianza sono una specie di attrazione da luna park, non di rado bersagliate e rese inutili fin quando chi di dovere se ne accorge. Di recente qualcuno ha forse esagerato, infatti per due telecamere è stata necessaria una “riparazione”, avvolgendo su entrambe diversi giri di nastro bianco e rosso, di quello usato per transennare; non hanno nemmeno il nastro adesivo o, al limite, un cerotto, per tenere insieme i pezzi. Funzioneranno o non funzioneranno? L’unica certezza è l’apparenza.