L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 12 del 31.3.2013
DOPPIEZZA
L’Umbria, un’isola felice, terra di santi e di devozione, dove non esiste malaffare, né pubblico né privato, dove le istituzioni operano con trasparenza per l’esclusivo bene comune, in piena armonia e fiducia con i cittadini, i cui diritti sono sempre tutelati e la cui sicurezza è sempre garantita. I rischi che possano turbare questa beatitudine sono esterni, allignano altrove, occorre però vigilare ed educare i cittadini alla legalità, indicando chiaramente i simboli civili cui ispirarsi. Falcone e Borsellino, ad esempio, i due magistrati che nella pur remota Sicilia hanno sacrificato la loro vita fino alla morte nella lotta alla mafia, un binomio ormai indissolubile, ora anche nella toponomastica folignate che dedica loro un “largo”, largo Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, in ordine di uccisione. Prima volta in città di un toponimo a doppio nome: esiste però già il caso di un tratto di strada a duplice intitolazione, quello iniziale di via Lisbona che, proseguendo in curva, è tabellato anche con l’indicazione di vocabolo Formoni, che ne è la prosecuzione andando diritti dopo la curva stessa. Lo zelo estremo e la ostinata attenzione alla trasparenza che purtroppo finiscono involontariamente per diventare doppiezza. L’unica doppiezza che ci si possa rimproverare.