L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 25 del 29.6.2014
LIBERARE L’ACQUA
Finite le pavimentazioni resta qualche dettaglio da sistemare, le fontanelle, per esempio, una bella scocciatura, nel corso degli anni sono riusciti a farne fuori molte, in città ed in periferia, ed a cancellare i segni, come quella in via delle Ceneri che intralciava il passaggio di mezzi da lavoro di una ditta di edilizia. Il censimento fatto per il calendario della Cassa di Risparmio del 1995 ormai è solo un pallido ricordo. Una che sta a buon punto è quella di via Scarpellini, quella di via Bechelli, angolo via Gramsci, invece, pare dura da gestire. Per salvare le apparenze c’è un tubo di erogazione alternativo, ma è chiuso da un tappo e penzola inutilmente, attorno una presenza abituale di immondizia a produrre un degrado che funge da alibi. I casi sono due, o attaccano il tubo alla fontana, o fanno sparire anche questa. Abbiamo celebrato la liberazione della città ma siamo ridotti al punto di dover liberare l’acqua, pubblica solo a belle parole.