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SCOLA

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 9 del 3.3.2014

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E torniamo a Cancelli, dove i cancelli non chiudevano (quelli del Sacrario ai Caduti) ma pare che poi si sia rimediato, me lo ha detto l’ex sindaco Manlio Marini, molto attento ai luoghi della memoria. Cancelli, dove domina il Santuario dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, costruito fra il 1744 e il 1765 per intervento del vescovo di Foligno Mario Antonio Maffei, su progetto attribuito all’architetto folignate Filippo Neri, sede delle pratiche di guarigione dalla sciatica ad opera degli eredi maschi della famiglia Cancelli, cui fu conferita tale facoltà per aver ospitato gli Apostoli stessi. La chiesa, come altre nel territorio, è stata oggetto di lavori di consolidamento post sisma. Lavori che, fin dall’epoca, hanno suscitato in me delle perplessità riguardo la scelta di non dotare il campanile di grondaia, come si usa. A distanza di anni, il risultato si vede: macchie evidenti di umidità, intonaco disgregato, il tutto causato dall’acqua di montagna che scola lungo il muro anziché dentro ai discendenti. Oltre che per la sciatica, urge una pratica di guarigione anche dalle infiltrazioni.

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