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SOSTA LACUSTRE

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 23 del 21.6.2015

SOSTA LACUSTRE

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Non esistono più le mezze stagioni, o meglio, non esistono più le mezze misure: in campo meteorologico, catechizzati sui cambiamenti climatici, siamo diventati tutti così saccenti che ogni evento atmosferico lo consideriamo una calamità naturale imprevedibile. L’eccezionalità, ottimo alibi per giustificare la negligenza nel tenere in efficienza tombini, pompe, canali di scolo e via dicendo, che regolarmente si rivelano inadeguati, quando non inesistenti, per far fronte all’evento di turno. E’ accaduto anche domenica scorsa, quando, per un normale e sia pur intenso temporale, si sono verificati i soliti allagamenti. Che si allaghi una strada o un sottovia mentre piove può anche essere comprensibile, molto meno se l’acqua ristagna anche dopo che è tornato il sole. Emblematico è quanto rilevato a Piazzale Rita Atria, dove un’intera schiera di parcheggio si è trasformata in un lago e tale è rimasta anche a pioggia cessata. Ma gli illustri ingegneri che fanno i progetti delle opere pubbliche, e quelli che li approvano, lo sanno che a Foligno, nota città del Sahara, a volte può anche piovere?

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