L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 35 del 11.10.2015
PARASVINCOLO
La presidente regionale Marini ritiene di poter procedere alla realizzazione dello “svincolo” di Scopoli anche contro l’opposizione del soprintendente Gizzi. Dopo aver tentato, in concorso con altri amministratori locali, di farlo rimuovere dal suo incarico, così come fu destinato d’autorità ad altro ufficio il disobbediente dirigente Zita della Regione Toscana per la questione TAV di Firenze, la governatrice lascia intendere di potersi far beffe anche delle norme di governo del territorio e di tutela ambientale, che pure recenti provvedimenti legislativi hanno reso più stringenti. Sul fatto che lo svincolo (più precisamente, il semi svincolo, perché collega solo Foligno e non Colfiorito) si debba fare, sembrano d’accordo tutte le forze politiche: con Mismetti, anche l’opposizione comunale più intransigente, con la ferrea motivazione che la gente, quando ha ottenuto le quattro corsie, snobba le strade ordinarie e pretende di avere lo svincolo a piacimento, anche per fare solo pochi chilometri; la legalità non interessa. Evidentemente il consenso di qualche centinaio di abitanti di Scopoli e dintorni fa molta gola a chiunque; abitanti che comunque la strada ce l’hanno da sempre e che vengono abilmente pilotati in adunate, sit-in, paventate occupazioni stradali, consigli comunali straordinari. Mentre sotto i piloni va in scena la protesta, bambini compresi e foto ricordo, sopra i piloni si asfalta a regola d’arte una strada che si dirama proprio a fianco dello sbocco della galleria, un collegamento di servizio che può essere facilmente scambiato per una rampa di uscita. Più che uno svincolo, un para svincolo, praticamente pronto per l’uso, solo a volerlo. Ma a Mismetti e compagnia bella, solo l’asfalto non basta, vogliono il cemento armato: fa più figura e rende molto di più.