Press "Enter" to skip to content

DISPOPOLA

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 37 del 23.10.2011

DISPOPOLA

A 14 anni dal terremoto la ricostruzione non solo non è ancora finita ma per qualcuno non si sa nemmeno se mai finirà, come gli ormai emblematici abitanti di Giove di Valtopina, che vivono ancora nei container. Il prefabbricato, però, non fa il necessariamente il terremotato, dal momento che diversi campi di emergenza sono stati concessi alle ditte esecutrici dei lavori della nuova SS 77, come a Vescia, a Leggiana o, in parte a Casenove. Anche le casette di legno non sono più occupate solo da gente sfollata ma quelle che si sono rese disponibili sono state destinate ad essere affittate come seconde case, a fronte di una graduatoria di richiedenti. Un fatto positivo perché in tal modo si evita che l’abbandono sia motivo di degrado, mantenendole in buono stato e fruibili senza vincoli per eventuali future emergenze. Anche a Popola, dove lo storico castello è un eterno cantiere, c’è uno di questi villaggi, abitato sia da sfollati ex sisma che da non residenti. Qui, però, il degrado scongiurato per le strutture si è spostato nelle immediate vicinanze, dove una discarica abusiva di rifiuti di vario genere fa bella mostra di sé da lungo tempo. La zona montana rende ancora più stridente questa presenza. Se in teoria non è lecito arrivare alla troppo facile deduzione che ne siano autori gli occupanti del villaggio, di fatto è invece facile l’associazione di idee con quanto accade tipicamente nei campi nomadi, dove i rifiuti vengono gestiti in proprio. Da terremotati a zingari, un grande passo avanti.

I contenuti di questo sito possono essere utilizzati per scopi non commerciali previa comunicazione e per scopi commerciali solo previo consenso citando l'autore e rispettando l'integrità delle immagini.