L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 32 del 25.9.2016
ALL’OMBRA DELLA CROCE
Della chiesa nota come “di Fuksas”, intitolata a San Paolo Apostolo (giusta precisazione, perché il Martirologio della Chiesa Cattolica di santi e beati di nome Paolo ne conta uno stuolo) tutto si può dire meno che, a differenza di tante altre, non abbia una croce ben visibile all’esterno, una struttura di tali dimensioni e talmente esposta da costituire un corpo a sé, separato e ben distanziato da quello della chiesa vera e propria. Una croce, però, “in negativo”, nel senso fotografico, perché incavata nella stele di cemento armato, e quindi riconoscibile come tale solo dal lato in cui è stata raffigurata. In particolare, il simbolo della croce non è leggibile dal retro della struttura che la accoglie e questo può essere motivo di incertezze e distrazioni. Ad esempio, quando il sole estivo batte forte, le automobili diventano un forno e non c’è nemmeno un alberello per ripararle, la croce di Fuksas diventa provvidenziale, almeno per il tempo e per l’angolo in cui produce ombra. La preghiera ai piedi della Croce è uno degli atti di fede più antichi ed emblematici. Il parcheggio all’ombra della croce, invece, è un rituale laico, molto più recente e stagionale. Con l’arrivo dell’autunno, se ne riparlerà l’anno prossimo.