L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 42 del 4.12.2016
ACCOMPAGNO
Campane a lutto anche per le residue 16 motrici monofase E.491 ed E.492, delle 25 totali prodotte negli anni ‘80 per un progetto, poi cancellato, di elettrificazione ferroviaria in Sardegna, costate circa 60 milioni di euro attuali, che da anni attendevano la loro sorte in bella mostra nell’area della stazione di Foligno, ben visibili da via dei Preti, di cui trattai nel numero 31 del 2011, come una specie di “museo dello spreco”. Dopo alterne vicende, nel maggio 2011 si ebbe notizia che 9 esemplari furono venduti ad una società di demolizioni di Bari. Scaduta a maggio 2016 senza offerenti la gara di vendita bandita da Trenitalia per l’impiego attivo di queste 16 motrici residue, è stata avviata la loro demolizione a San Giuseppe di Cairo, in Liguria, località nota come “cimitero dei treni”. Un esemplare è stato acquisito di recente dalla Fondazione FS per essere conservato come rotabile storico. I primi esemplari sono partiti a settembre e l’operazione sarà conclusa entro l’anno. L’immagine è di questi giorni: le gialle motrici, dopo un adattamento tecnico, vengono inserite in treni merci come normali vagoni e, senza che abbiano mai trainato alcun treno in servizio, vengono così accompagnate nel loro mesto ultimo viaggio. Non fiori ma opere di treni.