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LO ZIMBELLO PRETE

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 12 del 1.4.2018

LO ZIMBELLO PRETE

Quarant’anni fa, il sequestro e l’assassinio di Aldo Moro. Secondo Maria Antonietta Calabrò, su Huffinghton Post, la più recente commissione parlamentare d’inchiesta ha accertato che la narrativa ufficiale altro non è che una versione di Stato preparata a tavolino, l’unica verità dicibile per chiudere l’epoca del terrorismo; una verità di comodo, messa a punto da magistrati, esponenti delle forze dell’ordine e dagli stessi brigatisti rossi. Quale sarebbe la verità indicibile? Secondo Giovanni Fasanella, autore del libro “Il puzzle Moro”, edito di recente, lo statista entrò nel mirino delle potenze egemoni anche perché, con Moro, l’Italia, paese sconfitto in guerra, trasgredì ai pesanti vincoli che le sono imposti dai trattati di pace e che quindi la vicenda chiami pesantemente in causa anche nostri alleati, di allora come di oggi. Però il problema attuale dell’Italia non è la sudditanza, sono i fascisti. Sdegno di Mismetti ha suscitato l’esposizione al Plateatico di uno striscione per il 23 marzo, anniversario di quello del 1919, che la maggior parte di noi inquadra solo andando a sfogliare i libri di storia. Striscione rimosso dalle autorità perché ritenuto illegale ma che paradossalmente, grazie agli organi di informazione in rete, arriva legalmente in fotografia ad una platea infinitamente più vasta dei passanti folignati. Poco distante, c’è via “mons. G. Spuntarelli”, che poi sarebbe monsignor Guglielmo Spuntarelli, fondatore nel 1949 della “Casa del Ragazzo”, dove tanti giovani, dopo la guerra, hanno potuto imparare un mestiere utile per la vita; un personaggio benemerito. La tabella della via è usata da tempo come una specie di bacheca per attaccarvi pecette di ogni tipo, un fatto sotto gli occhi di tutti; qualcuno, per ridicolizzarlo, ha pure cercato di cancellare la enne del cognome. Per questo, però, nessuno sdegno, nessun intervento. Noncuranza, disattenzione? Di certo non era un compagno partigiano, era soltanto un prete.

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