L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 2 del 20.1.2019
ACQUA DI FACCIATA
Non di solo “pane quotidiano” si nutre l’uomo; senza mangiare si può sopravvivere a lungo, solo a patto di bere acqua. Nella preghiera, “per sora aqua” si rende lode al Signore solo grazie a San Francesco. E noi, terra francescana, in suo omaggio smantelliamo le fontanelle pubbliche. A Valtopina è venuta a mancare di recente quella nella piazzetta lungo la via principale e, mi dicono, non solo quella. In un’altra piazzetta, però, è stato fatto il presepe sul tema dell’inquinamento, puntando il dito sulla plastica; quella con cui si imbottiglia l’acqua commerciale che il viandante è costretto a comperare a causa della strigazione delle fontanelle. Un cortocircuito. Per fortuna che a Valtopina di fontanella ne sia rimasta una, quella annessa al sagrato della chiesa; peccato che sia all’asciutto, come dimostra il buco sul muro di quello che doveva essere un rubinetto. “Chi ha sete venga a me e beva”, è scritto nel Vangelo di Giovanni (7, 37). Di certo non fuori dalla chiesa.
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