L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 14 del 12.4.2020
OLTRE LA CHIESA
Sotto il dominio del virus, si impone una nuova forma di culto, un surrogato tramite internet e le reti sociali. Monsignor Ambrogio Spreafico ha di recente affermato: “Gesù non aveva i social, ma se ci fossero stati li avrebbe usati di certo”. Con diffusione in streaming, Papa Francesco prega e benedice in una Piazza San Pietro deserta, i parroci celebrano messa in chiese vuote ed i fedeli che vi assistono a distanza sono invitati dal Papa stesso a fare la “comunione spirituale”. Ci stiamo aprendo al culto virtuale? Potremo fare a meno delle celebrazioni comunitarie e persino delle chiese stesse? Non di tutte ma di alcune sì. Come la originaria chiesa del Sacro Cuore in viale Ancona, realizzata nel 1927 nel quartiere operaio appena sorto, ora dismessa, dopo la consacrazione nel 1999 di una nuova chiesa più moderna e capiente in via Raffaello Sanzio. Dismessa la chiesa, con la sua testimonianza di un’epoca storica, ma non l’annesso edificio parrocchiale, i cui lavori di rinnovamento sono in uno stato molto avanzato, con evidente contrasto. La chiesa è “la casa del Signore” ma le priorità edilizie non sono sempre le stesse.