L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 33 del 4.10.2020
FERRAMENTA
Citando il recente libro “Terrafutura”, sottotitolo “Dialoghi con Papa Francesco sull’ecologia integrale”, di cui è autore il gastronomo, sociologo, attivista non-ché scrittore Carlo Petrini, diverse fonti di informazione riferiscono che, se-condo il suo Sommo interlocutore, il buon cibo e il sesso sono piaceri divini e vengono da Dio. Si profila una revisione dei peccati capitali di gola e di lussuria? Staremo a vedere. Si tratta comunque di una buona notizia per gli estimatori e ricercatori delle prelibatezze del bere e del mangiare. Beati loro. Poi-ché non mi annovero tra questi, sono decisamente ignorante anche nel lessico gastronomico e, nonostante abbia lavorato e anche dimorato a lungo a Roma, ho appreso solo di recente e solo perché variamente pubblicizzata, dell’esistenza della PINSA romana. Mea culpa, oppure una moda emergente? Me lo sapranno dire gli esperti. Sta di fatto che, pure tra chi la prepara e la offre al pubblico, c’è chi non ha le idee molto chiare. Per le vie della movida folignate, infatti, mi sono imbattuto in questa locandina, esposta all’esterno di un locale, che propone la PINZA romana. Più che un’osteria, può venire il dubbio che sia una ferramenta.