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MUSERUOLA A SVENTOLA

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 35 del 18.10.2020

MUSERUOLA A SVENTOLA

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Lo studioso, biologo molecolare, Pietro Buffa ipotizza che gli ominidi nostri progenitori si siano evoluti in regime di domesticazione, un processo guidato da terzi: se così fosse, basterebbe la sola cronaca quotidiana per farci vagheggiare che tale processo sia ancora in atto. Ha dichiarato Alberto Villani, pediatra, portavoce del CTS governativo: la mascherina all’aperto “vale come simbolo, come segnale di attenzione”, l’obbligo di indossarla “è un richiamo, non importa se scientificamente ha senso oppure no”. La scienza non importa, parola di medico, dobbiamo essere tutti richiamati. Forse ad un nuovo model-lo di vita? Conte ha detto: “dovete stare distanziati anche nelle vostre abitazioni”. Dopo i militari in chiesa, dobbiamo temere irruzioni anche in famiglia? Ormai tutto è possibile. Secondo le più recenti norme, la “simbolica” mascherina, che pure non ha protetto dal contagio la dichiarata osservante ex mini-stra Lorenzin, bisogna averla sempre con sé, per poterla usare nei casi, praticamente quasi sempre, in cui vige l’obbligo. Basterà tenerla in tasca o nella borsa e mostrarla al controllo, come il triangolo dell’auto, oppure bisogna pro-prio esporla, esibirla, perché si veda da lontano? Magari al collo o al braccio, come molti, però c’è chi riesce persino a farla sventolare dall’orecchio, quasi un vessillo. Dopo la museruola per strada, aspettiamo fiduciosi l’obbligo del guinzaglio e del sacchetto.

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