L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 36 del 25.10.2020
CAVE CAVEM
Quest’anno, per effetto delle norme anti contagio, anche la “Sagra del Fagiolo” di Cave è stata annullata. Fin quando c’è stato il Nando delle Iene, un evento simbolo. Il principale timore del paese, però, non sembra quello del virus: esposti all’esterno delle proprietà private, abbondano infatti i cartelli di avvertimento di area sorvegliata, vigilata o protetta, di cani anche addestrati, c’è persino una recinzione elettrificata, ma soprattutto ad ogni angolo sono ben visibili i segnali di “controllo di vicinato”. Uno strumento di prevenzione della criminalità approvato dal Ministero dell’Interno, un avvertimento, rivolto ai malintenzionati, che i residenti tengono gli occhi aperti. Uno di questi innumerevoli segnali è collocato proprio sotto una tabella di località e così l’associazione sorge spontanea: la parola “cave”, in latino, è nota infatti per la famosa iscrizione di epoca romana CAVE CANEM, “attenti” al cane. Ma qui, come diceva Tino Scotti a Carosello per il confetto Falqui, basta la parola. E così, a CAVE, il verbo latino si è fatto paese: attenti a Cave.