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SEGNALITIGA

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 39 del 15.11.2020

SEGNALITIGA

Torna in Piazza della Repubblica il trespolo a sostegno dei fari per illuminare la facciata del Palazzo Comunale: operazione più che mai opportuna, visto il periodo sempre più buio, tendente al nero, che stiamo attraversando. Torna, occupando nuovamente, dietro le transenne, il posto che doveva essere della statua del Poverello e schermando nuovamente la storica lapide in sua me-moria. Alla recidiva si aggiunge la bizzarra collocazione di due segnali stradali, uno di divieto di circolazione, l’altro di divieto di accesso. Segnaletica non pertinente, per un’area circoscritta di pochi metri quadri dove la circolazione di veicoli è impensabile, e formalmente contraddittoria, perché il divieto di circolazione esclude per definizione la circolazione a senso unico in direzione opposta, come implica il segnale di divieto di accesso. L’Italia, “culla del Diritto”, è ormai il Paese dei DPCM monocratici applicati tramite proliferare di FAQ e circolari ministeriali, un delirio normativo: che vuoi che sia se a livello comunale si continua ad usare i segnali stradali a casaccio o a scopo ornamentale?

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