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QUALE STORIA

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 25 del 3.7.2011

QUALE STORIA

Francesco Innamorati, folignate, nato nel 1893, fu sindacalista, militante socialista prima e comunista poi; nel 1926 durante il fascismo fu condannato a 14 anni di carcere, poi liberato per indulto; nel 1940 fu inviato al confino; dal 1943 partecipò alla guerra di liberazione e morì ucciso nel 1944 investito da un camion tedesco. Il suo nome, composto da grandi lettere di cemento sparse sull’erba, ne testimonia la memoria nella rotatoria di via 3 febbraio, nei pressi del cimitero, la stessa dove è stato posto un cippo in memoria dei 24 giovani folignati deportati dai nazisti nei campi di concentramento il 3 febbraio 1944. Poco distante, sullo stesso prato, oltre la foto ed i fiori, è presente anche un altro nome, in ricordo di Alfredo, 25 anni, quintanaro giottino ed appassionato di motori, che circa un anno fa proprio qui morì in sella della sua motocicletta dopo una serata in taverna, così riferiscono le cronache. Francesco Innamorati, politico e sindacalista, che si batté per la giustizia sociale e la libertà a costo della vita, ed Alfredo, quintanaro e motociclista: i loro nomi impressi a poca distanza in uno stesso luogo di memoria storica, entrambi paradossalmente morti sulla strada. La morte suscita commozione ed impone rispetto per tutti ma le strade non sono tutte uguali e non tutti scrivono pagine di storia.

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