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CONFUSIONU

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 2 del 16/1/2000

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La legge 5 febbraio 1998 n. 22 contiene le “disposizioni generali sull’uso della bandiera della Repubblica italiana e di quella dell’Unione europea”. In particolare vi è stabilito che, all’esterno degli edifici ove hanno sede i consigli comunali, la bandiera della Repubblica italiana e quella della Unione europea vengano esposte in occasione della riunione degli stessi. E questo spiega come mai per il resto del tempo siano assenti. Per quanto riguarda invece l’esposizione delle bandiere all’interno degli edifici pubblici, non vi risultano prescrizioni. Il Presidente della Repubblica o il Presidente del Consiglio, però, come si può vedere in occasione di particolari messaggi indirizzati alla Nazione tramite la televisione, la bandiera italiana e quella europea ce l’hanno sempre a fianco. Il sindaco di Foligno no. Nello studio del Primo Cittadino folignate c’è, doverosamente, la bandiera con i simboli della Città, c’è la bandiera italiana ma, al posto della bandiera europea che manca, c’è quella dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. Che il signor sindaco si senta a disagio nei ristretti confini d’Europa e si senta molto più cittadino del mondo? O che, più banalmente, vista l’affinità del colore di sfondo, non si sia addirittura confusa una bandiera con l’altra? E sì che dall’Unione europea, per la ricostruzione, sono venuti fior di finanziamenti! Per i caschi blu dell’ONU, invece, possiamo ancora attendere, anche se, per resistere alle vessazioni della “sismocrazia”, se ne comincia proprio a sentire il bisogno.