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PORTA SPESA

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 45 del 16/12/2001

PORTA SPESA

Tanto lunga è stata l’attesa quanto brevi sono stati i lavori. Misteri della burocrazia e dell’ingegneria. Sta di fatto che Porta San Felicianetto è tornata a far mostra di sé dopo che le im-palcature e la sporcizia l’avevano mortificata fin dal tempo del terremoto. Di qui a dire che abbia ritrovato la dignità che gli spetta, tuttavia, ce ne corre. Come il sagrato della Chiesa di San Salvatore (di cui pure sono stati ultimati i lavori di consolidamento), appena tolto l’ultimo ponteggio è stato di nuovo preso d’assalto ed invaso dalle auto in sosta, così anche Porta San Felicianetto non ha fatto in tempo a respirare che subito c’è chi ha pensato bene di riempire il vuoto visivo dell’arco attraverso il quale la Stazione Ferroviaria e la Chiesa del Suffragio si guardano da lontano, riempiendolo per l’intera fine settimana dell’Immacolata con una pubblicità semovente collocata su un automezzo in sosta stabile a ridosso del monumento. E così, parafrasando Perugia dove esiste Porta Pesa, qui ab-biamo inaugurato Porta “Spesa”. Esporre un tabellone pubblicitario in pieno centro cittadino è costato poco più di 250 mila lire di multe regolarmente elevate per due giorni di sosta vietata in zo-na classificata d’incrocio ma non di rimozione. Un vero affare. Altrove si tutela il patrimonio storico e artistico, qui si tutela il patrimonio e basta.