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SANTA MARIA INFRAPASTA

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 36 del 6/10/2002

SANTA MARIA INFRAPASTA

I monumenti cittadini continuano ad essere oggetto di offesa alla loro dignità a causa di uno sfruttamento pubblicitario tollerato quando non addirittura autorizzato senza ritegno. Il caso più recente è quello della manifestazione gastronomica “I Primi d’Italia” che ha visto disseminare in tutta la città orrori pubblicitari di ogni genere. Un enorme vaso di sugo gonfiabile è stato esposto tra Palazzo Trinci e la Cattedrale, un gigantesco tubo gonfiabile a forma di arco è stato collocato proprio davanti la Chiesa di Santa Maria Infraportas. Il dirigente comunale che ha rilasciato l’autorizzazione ha ritenuto che interpellare la Soprintendenza non fosse necessario. L’assessore ai beni culturali, cui lo stesso dirigente fa capo, ha affermato invece che la questione non è di sua competenza. La smania di fare pubblicità alla città in ogni modo sta ottenendo come effetto perverso quello di trasformarla a sua volta in un enorme contenitore di pubblicità altrui. Eppure la legge vieta la collocazione di cartelli o altri mezzi di pubblicità in prossimità di luoghi o edifici di interesse storico o artistico (DLGS 480/1999 art. 50) salvo autorizzazione, appunto, di quella Soprintendenza che non si ritiene nemmeno di dover interessare. La Gazzetta Ufficiale ove la norma è pubblicata, però, non si trova certo sulle scrivanie dell’assessore o dei dirigenti comunali preposti: forse giace dimenticata tra la polvere o magari è divenuta illeggibile per le troppe macchie di sugo.

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