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VIETATO AI LAVORI

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 33 del 26/9/2004

VIETATO AI LAVORI

Domenica 26 settembre 2004. Giusto sette anni fa il terremoto che ha cambiato la faccia del nostro territorio e la vita della sua comunità. Sette anni di sacrifici e di intenso lavoro, durante i quali molto è stato fatto, recuperando e valorizzando gran parte dell’esistente. Sette anni che però non sono bastati per risanare ogni danno e riportare tutti nelle proprie case. C’è chi abita in confortevoli alloggi popolari e chi dimora in accoglienti casette di legno. C’è però chi vive ancora in angusti “container”, tradito dalla burocrazia, senza speranza di rivedere presto le proprie mura domestiche. A Giove, frazione di Valtopina. I lavori dell’intero paese sono fermi da lungo tempo, il cancello del cantiere sbarrato, il destino in mano ai legali ed ai giudici. Cemento e mattoni hanno lasciato il posto alle carte bollate. I risparmi dilapidati per parcelle e diritti di cancelleria. Non importa di chi sia la colpa o la responsabilità, privati, imprese, presidenti o direttori. Il meccanismo, in casi simili, ha fallito, senza prevedere vie d’uscita. I cartelli che vietano l’accesso ai non addetti ad un cantiere ormai fantasma potrebbero benissimo essere semplificati, cancellando di netto due righe. Vietato ai lavori… vietato alla gente, vietato sperare.

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