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AUTO-MOBILE

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 6 del 13/2/2005

AUTO-MOBILE

“Automobile”, parola composta dall’unione di due termini elementari. Il primo è “auto”, che significa “stesso”. Il secondo è “mobile”, ovvero, in questo caso, “movibile, che si può trasportare da un luogo all’altro”. “Mobile”, però, può avere anche un altro significato, quello di “suppellettile, masserizia di casa come casset-toni, sedie, armadi, tavoli, letti”, che normalmente sono immobili. Per indicare l’automobile, ovvero una vet-tura capace di muoversi da sé stessa (al contrario dell’antica carrozza trainata da cavalli, ma salvo metterci la benzina), si usa dire comunemente “auto”, abbreviando. Può capitare di vedere un’auto che trasporta un mobile, un armadio, collocato sul portapacchi, magari più grande dell’auto stessa. In questo caso il mobile diventa mobile e l’auto, dal connubio con il mobile, diventa ancor più auto-mobile, ma con un significato del tutto diverso da quello linguistico. Quanto più sia precaria la collocazione del mobile sul potrtapacchi, e quanto più il mobile sia voluminoso, tanto più questo rischia di essere instabile. Una misera corda potrebbe non bastare. Una curva, una frenata o un’asperità del terreno potrebbero rendere il mobile più mobile dell’auto-mobile, col rischio di fare qualche danno. Se invece dell’auto-mobile si usasse un furgone, tutto sarebbe più semplice.

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