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UNA BRUTTA ARIA

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 33 del 18/9/2005

UNA BRUTTA ARIA

Esposto ai rischi del traffico in città, sulle strade e nei centri abitati, chi si muove con le proprie gambe, pedone o ciclista che sia, non trova certo vita più facile rifugiandosi per una passeggiata o un’escursione su quelle alture di cui il territorio folignate è ricco e che dovrebbero essere luogo di quiete. Nonostante la legge regionale 28/2001 vieti il transito dei veicoli a motore sulle strade appositamente tabellate (rare e con le tabelle regolarmente divelte), sui sentieri, sulle mulattiere, nei prati e nei pascoli di montagna, qui imperversano mezzi fuoristrada di ogni genere. Dai gipponi dei cacciatori fino ai più recenti “quad”, moderni mostri a quattro ruote scolpite che, su un manifesto affisso in giro da una ditta che li utilizza per organizzare escursioni, si vedono addirittura percorrere l’alveo del Menotre. Per non parlare delle motociclette da moto-cross, i cui “conducenti” (iscritti a note associazioni) considerano illegale questa legge perché ritengono lecito scorazzare dovunque ci sia una minima traccia, anche a costo di travolgere escursionisti che arrancano o sparare dalle ruote raffiche di sassi su ciclisti chini sui pedali. Tutto questo, ovviamente senza che venga esercitata una efficace azione di vigilanza o prevenzione da parte delle pur esigue o remote autorità preposte. Non si illuda chi si arrampica su per le alture, di godersi il silenzio o di respirare una boccata di aria buona. Anche tra boschi e sentieri, tra gas di scarico, motori rombanti e ruote in libertà, tira purtroppo una brutta aria.

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