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TRICULORE

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 29 del 29/7/2007

TRICULORE

Per la moda corrente e` ormai consuetudine che sul posteriore di gonne e pantaloni vengano stampate scritte di ogni genere. Non si sa piu` cosa inventare per far finta di essere originali. E allora si puo` ricorrere anche ad un bel tricolore italiano, sia pure stilizzato ma inequivocabile, da piazzarvi appiccicato sulle natiche. Senza alcun problema. Il 15 giugno scorso la Corte di Cassazione ha sancito la condanna definitiva a tremila euro di multa nei confronti di Umbrto Bossi, segretario della Lega Nord, per il reato di vilipendio alla bandiera. La Prima Sezione Penale ha confermato la condanna emessa nel 2006 della Corte di Appello di Milano, che aveva ridotto la pena originale di un anno e quattro mesi inflitta nel 2001 dal Tribunale di Cantu`. All`onorevole Bossi erano state contestate le frasi offensive sul tricolore pronunciate nel 1997, quando nel corso di un comizio in provincia di Como aveva affermato testualmente (cito alla lettera) “con il tricolore mi ci pulisco il culo” perche` in quella circostanza non esercitava le sue funzioni di parlamentare. Non si ha conferma che Bossi usi davvero il tricolore come carta igienica, il che comporterebbe la non facile incombenza di organizzarsi opportunamente, sta di fatto che e` stato condannato per il solo fatto di averlo detto. Tutti questi guai l`onorevole Bossi se li sarebbe evitati se avesse indossato pantaloni come quelli che vanno di moda oggi.

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