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L’ETERNO RIMOSSO

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 32 del 9/9/2007

L’ETERNO RIMOSSO

Dieci anni dopo, il paese di Verchiano sta riprendendo la sua fisionomia, dopo essere stato colpito duramente dal terremoto, seppure gli edifici in ricostruzione siano ancora parecchi ed il villaggio di emergenza svolga ancora la sua funzione. Per i monumenti, invece, la situazione è sconfortante. Compiuti i lavori al campanile, la chiesa è un cantiere sine die, la fontana monumentale versa in uno stato di totale abbandono e di profondo degrado mentre il monumento ai caduti è ormai il si-mulacro di sé stesso, spogliato di ogni segno visibile della sua identità lapidi, scritte, fregi, ridotto ad un anonimo cippo di pietra. Unico indizio, alcuni lumini deposti pietosamente da chi ha ancora il senso del rispetto del sacrificio di chi fu chiamato suo malgrado a morire in guerra mentre certo avrebbe desiderato soprattutto la pace. Il sindaco, lo scorso anno, si offese perché sollecitato a re-carsi di persona anche qui, oltre che al cimitero inglese di Rivotorto in bicicletta con gli alunni delle scuole, per toccare con mano lo stato di qui monumenti ai caduti che altrove hanno addirittura versato per anni nell’immondizia. Il primo cittadino seppe solo obiettare che la sua età non gli con-sente di andare a Verchiano in bicicletta, causa il dislivello. Bene signor sindaco, in bicicletta no, ma almeno con la sua auto blu, una delle settecentomila e passa del bel paese, trovi finalmente il tempo di andarci per toccare con mano questa vergogna e decidersi a fare qualcosa. Dopo dieci anni sarebbe finalmente ora.

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