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ROTATORIE

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 8 del 24/2/2008

ROTATORIE

A Foligno stanno prendendo piede le rotatorie, in alternativa a semafori troppo lunghi o incroci pericolosi. Alcune sono ben fatte, consentono agevolmente l’accesso e l’incanalamento nella corsia centrale e favoriscono in sicurezza il flusso dei veicoli. Altre sono autentiche gabbie, sia per la canalizzazione penalizzante o angusta, sia per lo spazio sacrificato da inutili orpelli architettonici. Quella di Porta Todi è emblematica per entrambi gli aspetti e soffre di code, lentezze e rischi continui di incidente. Invece di snellire, si è messo addirittura uno stop che pochi rispettano, anche perché contrario alla logica della rotatoria, dove tutti dovrebbero muoversi invece di fermarsi. Si grida allo scandalo dei conducenti indisciplinati invece che dei tecnici della viabilità notoriamente incapaci. A Viale Ancona più che di rotatoria c’è un problema di rotazione. Qui si sono spesi fior di quattrini per installare dei dispositivi radar che, in caso di veicoli fuori sagoma in arrivo, a rischio di rimanere incastrati nel sottopasso, attivano dei semafori rossi, teoricamente impedendone il transito. Soldi buttati: i mezzi vietati passano lo stesso, e lo dimostrano i segnali di sagoma limite che regolarmente vengono urtati pur essendo a notevole altezza. Probabilmente per evitare che si danneggino, sono stati fissati in modo da poter ruotare all’urto, senza tenere conto che ruotando diventano praticamente invisibili, rivolti verso il basso, spesso per settimane intere, favorendo così ancor di più il passaggio dei mezzi troppo alti. Il gatto che si morde la coda. In compenso la “rotatoria”, quella del segnale e soprattutto quella del gatto, qui funziona benissimo.

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