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ASPETTA UN ANTIMO

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 20 del 30/5/2010

ASPETTA UN ANTIMO

A metà settembre del 2008 a Ponte d’Antimo, iniziati a fine maggio, furono ultimati i lavori di ricostruzione del ponte sul Fosso Renaro, dopo la demolizione di quello esistente. Anche allora complicazioni con le reti di servizi e tempi lunghi, come pure più di recente con i lavori per la variante nord nel sottovia della SS3 in via Campagnola. Nessuno pretendeva rifiniture sopraffine e già il fatto che riaprisse al traffico fu un motivo di soddisfazione. Proprio per questo risultò trascurabile che il ponte, anziché delle spallette di prammatica, fosse dotato di “new jersey” di protezione, quello utilizzato per gli spartitraffico nelle strade a quattro corsie, e pure che tale soluzione impegnasse un buon metro di larghezza, sommando i due lati. Oltre un anno e mezzo dopo, le spallette non sono state realizzate e il “new jersey” persiste nel suo aspetto “provvisorio” con le sue sporgenze. Si fosse almeno fatta una rotatoria per risolvere i problemi di pericolosità dell’incrocio tra via Rubicone, Via Piave e Via Campagnola. Niente affatto, nonostante ora vi sia spazio a sufficienza e rischio continuo di collisioni per scarsa visibilità ed intenso traffico. Chissà perché. Il Comune di Foligno, come solito, a domanda non risponde. Qualce voce maligna insinua che una rotatoria sarebbe di intralcio… per la sosta selvaggia, che spesso causa ingorghi e persino il blocco di Via Albegna, da cui i residenti fanno continuamente fatica ad uscire. Un falso problema. L’ingorgo è l’anima del commercio.

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