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L’ETERNO NATALE

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 28 del 25/7/2010

L’ETERNO NATALE

Nel mondo commerciale, le feste sono una catena di montaggio, si succedono in modo frenetico, tante sono quelle immaginarie che si aggiungono a quelle autentiche, e spesso non lasciano spazio per fermarsi a riflettere. Quella più redditizia dell’anno, poi, il natale, lascia il segno, letteralmente, perché non di rado le luminarie di circostanza persistono fini all’anno successivo e di anno in anno, diventando di fatto permanenti. L’unica differenza è che quando è periodo, sono accese, altrimenti spente. Un commerciante me l’ha detto chiaramente: lui la scritta di “buone feste” non la toglie. Passi per i commercianti, ma lo stesso accade per i luoghi di culto, dove la scansione delle feste e delle solennità viene curata con estrema esattezza. Sarebbe impensabile, ad esempio, che durante l’avvento un sacerdote celebrasse messa in rosso anziché in viola. Nessun problema, invece, se anche a luglio inoltrato sul campanile, vicino la croce, che oltre ad essere il simbolo della cristianità lo è anche della Pasqua, continua ad essere presente la stella cometa, simbolo del Natale, ugualmente spenta fino a quando sarà il momento. In una chiesa normale sarebbe già curioso, nella chiesa del cimitero questa presenza assume una curiosa valenza: all’eterno riposo si aggiunge l’eterno natale. Alleluja!

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