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GIUNGLA DEGLI OLIVI

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 13 del 3.4.2016

GIUNGLA DEGLI OLIVI

Pasqua è passata, eppure Gesù, nei nostri cuori, continua ad essere risorto. Pare ovvio, eppure non riuscirò mai a farmi una ragione del fatto che la gente si faccia gli auguri prima delle feste e mai dopo, quando l’evento che si celebra è conclamato. Provate ad augurare “buona Pasqua” anche solo il giorno dopo e sarete guardati con fare interrogativo, perché, nel nostro conformismo, non ci si rallegra per ciò che quel giorno rappresenta ma, semplicemente, ci si augura buon giorno per quel giorno. Tutto questo per dire che ha senso parlare dell’Orto degli Olivi, o Getsemani, anche dopo che la Settimana Santa si è consumata. Un luogo che, nella fede, rappresenta il tradimento e la cattura di Gesù e l’inizio della sua Passione. Anche a Foligno abbiamo un giardino (in latino, hortus) degli olivi, adiacente al Piazzale della Pace, a cui ora si aggiunge il toponimo di via Aldo Capitini, ideatore della Marcia della Pace da Perugia ad Assisi e primo ad usare la bandiera arcobaleno della Pace. Poteva essere una buona idea, quella di piantare alberi di olivo, simbolo di pace, in un’area di verde pubblico ispirata alla pace, a patto che si usasse la cura necessaria. Ma quando mai? Gli olivi soffocano abbandonati e dimenticati in mezzo alle sterpaglie incolte ormai a simboleggiare l’incuria ed il disprezzo comunale. Più che il giardino, la giungla degli olivi. Alla faccia della Pace.

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