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GUADA CHE SVINCOLO

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 33 del 2.10.2016

GUADA CHE SVINCOLO

Da fine luglio, con l’apertura della SS 77/var, a Scopoli è arrivata la pace. Niente più traffico infernale sulla ordinaria SS 77, niente più rumore incessante, si può attraversare a piedi senza rischi. Eppure gli scopolani non sono contenti, loro vogliono lo svincolo. Non tanto per loro stessi ma per quelli di Monteleone di Spoleto che, per arrivare fino alla Valle Umbra, invece che da Gavelli, Sant’Anatolia di Narco, galleria Forca di Cerro, insistono nel voler fare su e giù per le montagne via Poggiodomo, Rocchetta, Borgo Cerreto, Valico del Soglio. Circa un anno fa avevo illustrato il “parasvincolo”, una strada di servizio asfaltata che, dai pressi della ex casa cantoniera, conduce fino all’uscita della galleria “Pale”. Finiti i lavori, rimossi qui e a Ponte Santa Lucia gli intubamenti del Menotre ad uso attraversamento carrabile, quella strada è ora utilizzabile solo attraverso un guado del fiume, come da segnaletica. Soppresso lo storico guado sul Topino del Passo della Paglia, tra Spello e Bevagna, per cui non si dà pace l’Advocatus Diaboli qui sopra, eccone uno nuovo di zecca, in altura. Dopo lo Scolo di Scopoli (vedi numero 29), ecco il Guado di Scopoli. Per avere lo svincolo servirà tempo ed i soliti santi in paradiso; invece, per fare una passeggiata a piedi ed andare a veder passare le macchine sul viadotto della SS 77/var, basteranno gli stivali.

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