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TUTTI A CUCCIA

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 40 del 20.11.2016

TUTTI A CUCCIA

Terremoto in Umbria, bufera sulle soluzioni di emergenza per ospitare gli sfollati. Tende prima messe, poi tolte, Renzi le ha definite inadatte a causa del freddo, poi rimesse di nuovo a furor di popolo, che al freddo dice di esserci abituato. Soluzioni autonome prefabbricate vietate e a rischio demolizione perché considerate abuso edilizio; gente che si compera il camper. Prospettiva a breve di moduli abitativi, meglio noti come container, ma con bagni in comune. Centinaia di casette di legno disponibili nell’area del sisma del 1997, manutenute a caro prezzo, ricollocabili secondo gli addetti ai lavori ma non secondo la Regione Umbria, dove la gente sarebbe disposta ad alloggiare ma negate perché ritenute troppo lontane, comunque molto meno lontane del lago Trasimeno, dove molta gente è stata confinata in albergo e poi dimenticata. Mentre infuria la polemica, si trascura il fatto che, dove non ci sono le casette, le aree di emergenza, obbligatorie, che mancavano nel 1997 e furono allestite a tappe forzate, continuano a fare difetto, perché smantellate o abbandonate o destinate ad altro uso. Soldi spesi e buttati, siamo punto e a capo. Emblematica quella di San Vittore, dove le casette sono state in parte smontate e trasferite, in parte demolite, abbandonata al degrado. Unica soluzione di emergenza che resiste è una cuccia per cani. Beati loro.

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