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LASCIENZA STRADALE

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 16 del 6.5.2018

LASCIENZA STRADALE

Foligno, oltre a tutto il resto, è capitale anche di scienza e filosofia, come da relativa “festa” giunta all’ottava edizione. “Siamo di nuovo il centro del mondo”, esulta Mismetti: forse non lo eravamo più e non ce ne eravamo accorti. Lo confesso, non ci sono mai stato, per pregiudizio; il termine “festa” mi fa dedurre che, tra i relatori, non ci sia spazio per dei “guastafeste”, che scoprano gli altarini. Forse mi sbaglio ma, guarda caso, un intervento in programma titola che “la scienza non è affatto democratica”, a conferma che non sempre è libera e non di rado soggetta al potere, politico ed economico. Sarebbe quella che il professor senator Alberto Bagnai, sul suo blog “Goofynomics”, chiama “Lascienza” e che, “a differenza della Scienza, è molto”… meretrice (censura). Ciò non toglie che la “festa” sia l’ennesimo motivo di attrazione cittadina, per la quale si attuano misure ad hoc, ad esempio di viabilità. Viene chiusa al traffico per metà Via Gramsci ma, nonostante questo, in corrispondenza dell’Auditorium vengono poste transenne sui marciapiedi, con segnali, replicati in serie, di divieto di circolazione per tutti i veicoli. Che senso ha, se la via è chiusa? Quali veicoli potrebbero transitare, oltre che sul marciapiede, sulla rampa per disabili? Se fossero intesi come divieto di saltare la fila, si tratterebbe di pedoni e non di veicoli. Chi ci capisce è bravo. I competenti uffici comunali non hanno ancora imparato il significato di questo segnale e continuano ad usarlo a casaccio. Più che di scienza e filosofia, servirebbero corsi di ripasso della segnaletica stradale: per gli scienziati comunali.

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