L’INPRESSIONE — n. 46 del 1.6.2022
FALLE DEL MENOTRE
Nuova occasione di propaganda comunale in pompa magna, con tanto di benedizione apostolica e miracolosa apparizione del presidente del Consorzio di Bonifica, ovvero l’inaugurazione “del riqualificato percorso” lungo il Menotre da Pale a Scopoli, perché si avveri la profezia elettorale “di creare un percorso turistico che colleghi e valorizzi l’intera Valle del Menotre”. Ma quale “intera Valle del Menotre”? A Palazzo Comunale la conoscono la geografia? Per loro, la Valle del Menotre va da Rasiglia al massimo all’Altolina, perché per il resto è una inutile appendice. Dimostrazione? Questa pietosa passerella pedonale sul Menotre quasi alla foce con il Topino, all’altezza di Vescia, realizzata artigianalmente con traversine ferroviarie, unica che consenta di percorrere un tragitto lungo il Topino da Scanzano fin quasi a Capannaccio, un sentiero che potrebbe essere sviluppato come tale per la mobilità alternativa se solo ci fosse la volontà politica e l’impegno dei competenti uffici comunali. Una passerella instabile, pericolosa, di cui il Consorzio di Bonifica, così attento alla sicurezza da chiudere al transito dei pedoni e dei ciclisti un tratto del Cammino Francescano della Marca (per non dover fare la fatica di coprire un canale trasversale scoperto della “presa Candiotti”), forse non sa nemmeno dell’esistenza. Lungo i fiumi folignati (per non parlare del Vigi, fiume rinnegato e negletto) l’ipocrisia è una piena inarrestabile.
Sergio Fortini