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UN DIVIETO FALLITO

L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 42 del 23/11/1997

UN DIVIETO FALLITO

I nomadi probabilmente non temono il terremoto, perché non abitano case in muratura e dunque per loro non c’è rischio di restare sepolti dalle macerie. Tra di noi, per paura di essere sorpresi nel sonno da un terremoto che pare finalmente placarsi, sono ancora molti quelli che continuano a passare la notte in tenda o roulotte, anche chi ha una casa ancora intatta ma ha tuttora il terrore di venire sorpreso in casa da una nuova scossa. Per chi invece la propria casa l’ha persa o ce l’ha inagibile, in attesa che vengano allestiti i “moduli abitativi”, tenda e roulotte sono purtroppo il rifugio obbligato. Da quando la nostra terra è stata martoriata da scosse senza fine, le tendopoli e gli accampamenti fanno oramai parte del paesaggio. In un campo allestito in una delle zone più colpite dal terremoto, tra tende e roulotte fa capolino un cartello esposto da anni: PROPRIETA’ PRIVATA. DIVIETO DI ACCESSO AI NOMADI. Oggi che viviamo un po’ tutti come i nomadi, nelle tende e nelle roulotte, quel cartello, adesso amaro e beffardo (anche per chi lo ha messo), mostra più che mai il suo fallimento e la sua miseria. Chissà che il terremoto non costituisca l’occasione per riscoprire anche nei fatti il valore della tolleranza e della solidarietà.

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