L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 19 del 21/5/2006
MONUMENTO DEL CARSO
Piazzale Martiri delle Foibe, prima traversa a sinistra di Via Monte Acuto. Così intitolato nel 1999 in omaggio alle migliaia di italiani, in gran parte istriani e dalmati, che tra il 1943 ed il 1945 furono sterminati, gettati in massa appunto nelle foibe, profonde cavità carsiche, dai partigiani comunisti jugoslavi. Per chi non lo sapesse, oltre alla indicazione toponomastica, è stato collocato anche un monumento alla memoria. Oltre a versare nel tipico stato di abbandono che caratterizza molti luoghi simbolo cittadini, con erba incolta e corona d’alloro ormai rinsecchita deposta il 10 febbraio scorso, la “giornata del ricordo”, un monumento che è impossibile da interpretare perché reca impresse solo due parole latine che fanno molto effetto ma non spiegano nulla. Per non parlare della sua fattura, che definire tale è molto arduo, perché appare a tutti gli effetti, con un minimo ritocco, un macigno qualunque preso e trapiantato qui. Forse è un macigno del Carso. Un monumento confinato in forma anonima in un qualunque parcheggio cittadino e qui abbandonato a sé stesso, messo quasi controvoglia. Da chi, forse, lo considera solo un monumento del Carso.