L’IMPRESSIONE – Gazzetta di Foligno n. 22 del 12.6.2020
SVISTE CICLABILI
In occasione della “giornata mondiale della bicicletta”, il sindaco Zuccarini proclama che “una delle priorità di questa amministrazione comunale è proprio quella di riaffermare Foligno come capitale regionale della bicicletta”. Belle parole, peccato che manchino i fatti. Chiedo scusa se continuo a ripetermi. Piste dette “ciclabili” che tali non sono a norma di codice della strada perché promiscue con i pedoni, con limite di velocità di 10 km/h, quando non impraticabili in sicurezza; centro cittadino dove le biciclette sono soggette allo stesso regime dei veicoli a motore; soluzioni mancanti ove necessario, in primis la vecchia via Flaminia tagliata in due dalla SS 3 in zona Ponte Centesimo; il tutto con la compiacenza della Fiab. A riprova di quanto siano considerati i ciclisti, vale l’ordinanza numero 74 del 17/3/2020 con la quale il sindaco, in omologazione a molti altri, ha chiuso le piste ciclo-pedonali in quanto ritenute, al pari dei parchi, luoghi di possibile assembramento e non infrastrutture viarie a pieno titolo: un declassamento mortificante. Chiusura che, almeno stando alle apparenze, non è mai decaduta del tutto: lo dimostrano i segnali volanti esposti a suo tempo e che il Comune di Foligno non si è ancora curato di rimuovere. Una trascuratezza emblematica. Di buone intenzioni sono lastricate non solo le vie dell’inferno ma anche le cosiddette piste ciclabili di Foligno.